Succede, a volte, che le stelle si allineino. Non è poi così raro, se si sa come guardare. Ciò che nessuno ha mai detto, però, è che non accade per caso né per puro atto di volontà: la volta astrale, semplicemente, ti strappa dal cuore qualche nascondiglio. Senza più il tuo riparo, cos’è che rimane? Solo aprire gli occhi su qualcosa che – inutile ignorarlo – ormai è avvenuto.
Qualcuno ci prova, a fingere cecità. Spesso tanto bene da perdere l’uso della vista; sembra che questo sacrificio valga più che contemplare la tempestosa conseguenza dei propri desideri.
Io non ho avuto dubbi: ho guardato. Mi hanno dato dell’incosciente, dell’irresponsabile, anche della sciocca. Sull’altare su cui immolavano le mie virtù, comunque, non c’era nulla d’interessante; allora ho continuato a contemplare la vita che le stelle mi avevano gettato addosso – dapprincipio sbriciolata e poi densa come melassa. Ho lasciato che mi ghermisse, senza un attimo di tentennamento.
Se le stelle ti fanno un regalo, perché scappi?
Rimani. Poi succede che ti puniscano per aver creduto troppo, ma non c’è religione più inebriante di un cuore in rivoluzione. Batte della stessa felicità che ti pulsa nelle vene.
Cassandra Di.